la fontina dop
La Fontina DOP eccelle tra i formaggi di montagna per la sua pasta morbida ed elastica, fondente, intensamente profumata, con un’occhiatura non eccessiva. Presenta una crosta untuosa, compatta, marroncina e una forma cilindrica appiattita con facce piane e scalzo tendenzialmente concavo che pesa mediamente 8÷9 kg.
Possiede un elevato valore energetico, garantendo un buon apporto di Sali minerali, vitamine A e B e batteri lattici vivi, ed è un alimento piuttosto completo e digeribile. L’amabilità del suo sapore la fa diventare sposa ideale per mille ricette, lasciando che la fantasia trovi sbocco per qualsiasi creazione e abbinamento.
COME NASCE LA FONTINA D.O.P.
In un affresco del castello di Issogne, dimora feudale nella bassa Valle d’Aosta, si trova la più antica testimonianza visiva dell’esistenza della Fontina: infatti nella pittura, risalente alla fine del XV° secolo, è rappresentata una bottega sul cui banco si nota una pila di formaggi praticamente uguali alla Fontina prodotta ancora oggi...
Nell'immagine: Castello di Issogne. Affresco del 1480 ca. rappresentante una bottega di prodotti alimentari. A destra si notano delle forme pressoché uguali alle attuali forme di Fontina.
la storia
Il termine “fontina” compare per la prima volta in un documento del 1270, redatto in lingua latina, ma è utilizzato come toponimo per individuare un appezzamento di terreno. Il nome viene successivamente utilizzato, a partire dal 1700, per indicare il formaggio in manoscritti, testi, atti pubblici e inventari; esso secondo alcuni potrebbe derivare dall'alpeggio Fontin ovvero dal villaggio di Fontinaz o ancora dal cognome di una famiglia. Da quel momento entra però nel linguaggio corrente a indicare il noto e inconfondibile formaggio.
* per approfondimenti si possono consultare i primi sei capitoli del libro che trovate on line.
Nell'immagine: Riproduzione tratta dal documento in cui, nel 1270, si cita per la prima volta il formaggio Vacherino. Nello stesso tomo è già presente inoltre il patronimo ed il toponimo Fontines (Peronimus de Fontines ed i prati o la località Fontines).
L'AMBIENTE
Geografia, orografia, clima e aspetti agronomici
La Valle d’Aosta rappresenta, nel cuore della catena alpina, un’enclave protetta dalle perturbazioni che interessano le Alpi esterne. Il clima è continentale e la scarsità delle precipitazioni favorisce la luminosità e, di conseguenza, il rapido aumento delle temperature nella stagione calda; le escursioni termiche sono comunque piuttosto forti.
In una regione orograficamente complessa non c’è però un'unica tipologia climatica, ma più microclimi diversi a seconda delle quote altimetriche e dei vari settori di valle. I massicci esterni sono costituiti da rocce cristalline, ma abbondano anche le rocce metamorfiche (soprattutto calcescisti e rocce verdi). Circa un terzo della superficie totale è occupato da prati permanenti e da pascoli d’alpeggio, che si spingono fino a 3000 m di altitudine.
La razza VALDOSTANA PEZZATA ROSSA
La Valdostana Pezzata Rossa, come le altre razze pezzate rosse che popolano la base del massiccio del Monte Bianco, deriva molto probabilmente dai bovini pezzati originari del Nord Europa introdotti dai Burgundi verso la fine del V secolo.
La razza VALDOSTANA PEZZATA NERA-CASTANA
La Valdostana Pezzata Nera e la Castana rappresentano, con la loro cugina Hérens allevata in Svizzera, il gruppo bovino autoctono che ha popolato originariamente l’arco alpino e che è derivato probabilmente dal Bos Brachyceros. Le razze brachicefale, ovverosia dal cranio largo, si caratterizzano per il loro carattere vivace e autoritario e per la loro rusticità.
I ceppi Valdostana Pezzata Nera e Castana, pur differenziandosi tra di loro per il colore del mantello, fanno parte dello stesso Libro Genealogico.